Grotta preisotorica dell'Uzzo
I primi siciliani avevano scelto la Riserva Naturale dello Zingaro
La grotta dell'Uzzo è uno dei più importanti siti preistorici dell'intera Sicilia infatti al suo interno, sono state rinvenute tracce di presenze umane risalenti a circa 10.000 anni fa oltre a diversi resti animali, rinoceronti leoni e mammuth, probabilmente anteriori. I ritrovamenti, tra cui anche utensili da lavoro hanno consentito di ricostruire, le loro abitudini di vita in era preistorica e la stessa evoluzione dell’uomo. La comunità che occupava la grotta era costituita da un piccolo gruppo di cacciatori che vivevano nella zona. La grotta doveva servire come riparo per la notte e difesa contro gli animali feroci. Con il passare dei secoli la comunità imparò a coltivare la terra ed a cibarsi del pesce che doveva esistere copioso nel mare vicinissimo alla grotta. Le analisi fanno risalire al Mesolitico i resti umani recuperati dagli scavi eseguiti nella grotta e che sono oggi conservati presso il Museo Archeologico Regionale Antonio Salinas di Palermo.
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