10 cose da fare a Trapani, Erice e dintorni
Suggerimenti e consigli per la tua vacanza a Trapani ed Erice
Proviamo a consigliare le 10 cose da fare e/o da non perdere tra Trapani, Erice e nei dintorni, un territorio che va esplorato e sperimentato in prima persona.
Trapani e il territorio della Sicilia occidentale offrono tantissime cose da fare e da vedere, soprattutto durante la primavera, l’estate e la prima parte dell’autunno. Abbiamo cercato di selezionare l’essenziale, il fortemente consigliato. 10 cose da fare e da vedere che raramente si riesce a fare in una sola vacanza a Trapani. Ecco perché, 9 casi su 10, a Trapani si ritorna. E non sono rari i casi di “dipendenza”. Forestieri che, dopo aver conosciuto Trapani, l’hanno eletta a meta principale delle proprie vacanze, tornandovi ogni anno e anche più volte all’anno.
Ecco i nostri consigli per la vostra vacanza tra Trapani ed Erice
- Tour dello street food trapanese ed ericino, dal salato al dolce
- Visitare i centri storici e perdersi tra i vicoli di Trapani ed Erice
- Assistere al tramonto sul mare e sulle isole Egadi
- Visitare il mercato del pesce e provare il cous cous alla trapanese
- Mangiare trapanese: la pasta con l’aglio e la pizza “rianata”
- Fare il bagno nelle antiche spiagge “popolari” e meno conosciute
- Tour del cannolo trapanese ed ericino
- Visitare le Isole Egadi
- Visitare la Riserva delle Saline con i mulini a vento
- Fare una passeggiata sul mare alle pendici di monte Cofano
Una delle motivazioni alla base di una vacanza in Sicilia è proprio il desiderio di mangiare siciliano, provare i piatti tipici della tradizione locale. Da questa prospettiva, Trapani, Erice e il territorio della Sicilia occidentale possono essere considerati una sorta di parco divertimenti, patria della cucina siciliana-mediterranea, frutto di contaminazioni e sperimentazioni avvenute nel corso dei secoli.
Ecco perché, tra le prime cose da fare a Trapani, vi è sicuramente il tour dello “street food”, un percorso tra i diversi locali presenti in centro storico (chioschi, piccoli bar/rosticcerie con laboratorio, pasticcerie e gelaterie storiche), alla scoperta del panino con le panelle, dell’arancina di riso, dell’iris con carne, del cabbucio condito, della pizzetta o del trancio di sfincione alla palermitana. Per proseguire con i tanti dolci da “passeggio”, dal gelato alla granita, dal cannolo alla cassatella di ricotta. Con un finale con il botto, ovvero la pasticceria tipica ericina, da sperimentare direttamente presso le antiche pasticcerie che si trovano a Erice: dalla genovese con crema ai dolci con il marzapane, dai dolci alla mandorla a quelli agli agrumi di Sicilia e al pistacchio di Bronte.
Tra una specialità e l’altra, tra un’arancina e una genovese, per favorire la digestione può essere utile una bella passeggiata. Il centro storico di Trapani e quello di Erice, la cui conformazione attuale è frutto di secoli di storia, offrono al visitatore curioso e attento un patrimonio incredibile e svariati scorci suggestivi. Perdersi tra i vicoli del centro storico, passando dalle strade principali ai vicoli interni, soprattutto nei quartieri più antichi (come la Giudecca a Trapani), consente di scoprire e visitare monumenti e opere d’arte di grande valore, attraverso stili ed epoche molto diversi e distanti, dal gotico al barocco e al liberty.
A Trapani si potranno apprezzare le antiche Chiese principali, come la cattedrale e la chiesa del Collegio, oppure i palazzi dalle facciate barocche e rococò. Si potranno facilmente individuare tracce di epoche lontane – come le colonne romane – o apprezzare i decori dei palazzi liberty. Passeggiando sulle antiche mura di tramontana, fatte edificare dagli spagnoli, per arrivare sino a Torre Ligny, con vista sul Castello della Colombaia, che ci riporta indietro di oltre 2000 anni, allorquando, a largo di Trapani, Romani e Cartaginesi si contendevano il domino dei mari.
A Erice la vista potrà arricchirsi di bellissimi paesaggi sul mare e sulle Egadi, soprattutto passeggiando all’interno del giardino del Balio. Per poi perdersi tra i vicoli solcando le antiche “balate” (come venivano chiamate le pietre utilizzate per realizzare le strade carrozzabili), alla scoperta delle decine di chiese e chiesette visitabili e non che popolano l’antico borgo di Erice. Il visitatore più attento e curioso potrà individuare anche gli ingressi delle antiche botteghe artigiane, le suggestive mura ciclopiche, i cortiletti tipici all’interno delle case in pietra.
Trapani gode di una posizione geografica davvero fortunata, nel cuore del mediterraneo, affacciata ad ovest sul mare e sulle isole Egadi. Una combinazione di fattori che la rende una meta ideale per gli appassionati dei tramonti. Praticamente in tutti i periodi dell’anno è possibile assistere al tramonto sul mare, scegliendo anche diversi punti panoramici di osservazione.
Un tramonto sempre affascinante e mai uguale a quello del giorno prima, con il cielo che assume tutte le varianti di colore del rosso e il mare che brilla e trasforma i colori. Particolarmente suggestivo il tramonto sulle saline, dove la luce di riflette sulle vasche, facendo sparire la linea dell’orizzonte. Oppure il tramonto da Erice, magari dalla cima del Castello di Venere o mente si scende con la funivia verso la stazione di valle a Trapani
La città di Trapani è una città di mare, dove la pesca, da sempre, ha giocato un ruolo principale, sia dal punto di vista economico sia da quello culturale. Visitare il mercato del pesce è pertanto un passaggio obbligato per chi davvero vuole entrare in contatto con l’anima della città, approfittando magari per fare acquisti.
Il nostro consiglio è quello di abbinare alla visita del mercato - che si trova in prossimità anche del caratteristico porto peschereccio - la degustazione del cous cous alla trapanese. Il piatto principe della tradizione locale, frutto dell’incontro tra la pietanza di origine araba e l’elemento storicamente più abbondante ed economico dalle nostre parti: il pesce. A Trapani i ristoratori fanno a gara a chi lo fa più buono. Negli ultimi 20 anni questo piatto è diventato sempre più famoso, anche grazie ad eventi e iniziative a carattere internazionale, come il famoso Cous Cous Fest che si tiene ogni anno a San Vito lo Capo.
Oltre al cous cous alla trapanese, vi sono altre due pietanze che è assolutamente obbligatorio assaggiare prima di lasciare la Sicilia occidentale. Altri due capolavori della cucina povera/popolare, frutto dell’incontro tra prodotti del territorio – che oggi chiamiamo a km zero – e maestria tramandata da generazioni: la pasta con l’aglio, nota come pasto con il pesto alla trapanese; la pizza “rianata” (da origano, in dialetto “riano”), la tipica pizza tradizionale locale.
Nel primo caso suggeriamo di assaggiare la versione “integralista”, che prevede l’abbinamento con la pasta tipica fatta a mano, chiamata “busiata”. Per quanto riguarda la pizza, non esistono alternative: consigliamo la pizza tradizionale con pomodoro fresco cotta in uno dei forni a legna del centro storico. In entrambi i casi avrete la possibilità di assaggiare uno degli ingredienti base della nostra cucina: l’aglio rosso di Nubia. Alimento pregiatissimo e dalle sorprendenti qualità nutrizionali, ormai da anni presidio “slow food”.
Da maggio ad ottobre, ma per i più intrepidi anche sino a Natale, Trapani e varie località sulla costa nord-occidentale della Sicilia diventano soprattutto mete balneari. In questo periodo è fortemente consigliato anche un bagno in una delle spiaggette storiche della città, che si trovano sul versante di ponente, da piazza Vittorio sino a Torre Ligny.
Consigliamo in particolare caletta san Liberale, molto suggestiva e panoramica, e la spiaggia di porta Ossuna, tra l’ex mercato del pesce e il bastione cosiddetto dell’impossibile.
Oppure, andando da Trapani verso San Vito lo Capo, può essere piacevole una sosta per il bagno presso una delle calette di Pizzo Lungo o lido Valderice (per lo più scogli).
L’ultimo consiglio di “gusto” riguarda i dolci. L’elenco delle specialità assolutamente da provare sarebbe molto lungo, dalle genovesi alla frutta martorana, dalle cassatelle alle sfince, dalla cassata siciliana alle graffe con la ricotta. Senza parlare dei gelati e delle tipiche granite.
Di certo però non si può lasciare Trapani senza aver assaggiato il tipico cannolo siciliano. Che da queste parti è una cosa molto seria. Vi sono infatti tradizioni e modalità di preparazione diverse, spesso in competizione tra di loro. Ecco perché suggeriamo di fare il “tour”, mettendo a confronto i cannoli più buoni prodotti nei paesi e nei borghi dell’entro terra. In particolare attraverso il cosiddetto “triangolo del cannolo, tra le frazioni di Napola, Dattilo e Chiesanuova, che detiene il record del cannolo più lungo e grosso del mondo, ben 5 metri e 10 centimetri.
Famose per il mare, per la natura incontaminata e per il pescato fresco, Favignana, Levanzo e Marettimo sapranno stupirvi con le loro acque cristalline e le spiagge paradisiache.
Appartengono all’area marina protetta permettendo di godere di panorami subacquei davvero mozzafiato.
Visita Favignana con Cala Azzurra, Cala Rossa e moltissimi altri punti suggestivi. Levanzo è molto piccola e intima, silenziosa e dalla natura incontrastata, da Cala Minnola a Cala Tramontana, da Cala Fredda a Cala Faraglione. Marettimo infine ha la concentrazione più alta della riserva marina protetta più grande d’Europa. La sua montagna ricorda quelle delle Dolomiti e la sua flora arricchisce la terra di odori e colori unici nel loro genere.
E’ possibile raggiungere tutte e tre le isole tramite il traghetto o l’aliscafo, noleggiando un gommone oppure, se vuoi vivere un viaggio nel pieno relax e senza alcun pensiero, l’opzione ideale è quella del tour in barca: affidandoti a noi potrai prenotare un servizio personalizzato, con skipper e anche in esclusiva.
Si tratta di un’area naturale protetta, istituita nel 1995 e che si estende per quasi mille ettari nel territorio di Trapani e Paceco.
La Salina è un luogo molto suggestivo con i suoi spazi ampi, il profumo di salsedine e i lunghi canali, cambiano colore ad ogni ora del giorno. D’estate viene raccolto il sale ed è un'arte davvero antica: i salinai prima rompono la spessa crosta del sale nelle vasche per poi creare dei piccoli cumuli bianchissimi che risplendono con la luce del sole. Successivamente viene ripulito e confezionato.
E’ uno spettacolo davvero unico e permette di osservare, oltre la lavorazione del sale, anche i magnifici mulini a vento e diversi stormi di uccelli migratori che sostano indisturbati in questa riserva, diventando il regno perfetto di fenicotteri rosa, aironi cinerini, garzette, cavalieri d’Italia e molte altre specie.
Vivi la magia del tramonto rosa delle Saline di Trapani.
Imponente, il promontorio di Monte Cofano, regala subito di sé un’immagine affascinante ed elegante. Il suo profilo, riconoscibile da tutta la costa e i suoi colori cangianti, ad ogni ora del giorno, danno il benvenuto a chi decide di visitare la Riserva di Monte Cofano.
Il promontorio, alto 659 mt, è di fatto un massiccio dolomitico risalente al periodo giurassico ricoperto in molte parti da una vegetazione mediterranea: palme nane e ciuffi di ampelodesma.
Le sue pareti rocciose si elevano ripide e in molte parti verticali formando una siluette davvero unica. La sentieristica e molto semplice e consente di orientarsi con molta facilità. Tre sono i sentieri principali. Il primo è quello che si può definire costiero, che può essere percorso partendo dalla Borgata di Cornino oppure dal versante opposto, quello orientale, che parte dalla Torre della Tonnara. Entrambe le partenze consentono, volendo, di effettuare il periplo di Monte Cofano passando attraverso la sella della montagna.
Info generali
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