Riserva delle Saline di Trapani e Paceco
Mucchi di sale, mulini a vento, tramonti che si specchiano sull'acqua tra fenicotteri e cavalieri d'Italia.
Camminando lungo i canali delle saline di Trapani, gli unici suoni percepibili sono quelli delle onde del mare e dei gabbiani. Il resto è solo orizzonti, montagne di sale, e uccelli in volo. La riserva naturale orientata “Saline di Trapani e Paceco” è stata istituita nel 1995 ed affidata in gestione al WWF Italia. E’ divisa in 2 zone, di cui 700 ha di zona A, coincidente con le vasche di salina, e circa 300 ha di zona B. Le saline per il loro elevato valore ambientale sono sottoposte a diversi vincoli di tutela: il Ministero dell’ambiente ha dichiarato la zona umida della riserva delle Saline di Trapani e Paceco sito “di importanza internazionale” ai sensi della “Convenzione di Ramsar”. Rientrano anche tra i Siti di Interesse Comunitario nonché tra le Zone Protezione Speciale previste dalla Direttiva Uccelli. I bacini utilizzati per l’estrazione del sale, date le tecniche utilizzate che sono quelle tradizionali in uso da secoli e la particolare geomorfologia della costa che vedeva la presenza di lagune e pantani costieri, costituiscono un ambiente che seppure in gran parte artificiale, ospita una grande diversità biologica, dal livello microscopico dei batteri a quello macroscopico degli uccelli. Si tratta di organismi estremamente specializzati per questo ambiente, e per i vari gradi di salinità presenti nelle differenti vasche, oppure come nel caso degli uccelli, che trovano in questo ambiente sosta e cibo durante le migrazioni. Le saline sono un importantissimo luogo di sosta per migliaia di uccelli durante la migrazione sia autunnale che primaverile, pertanto la zona risulta essere di particolare interesse ornitologico; infatti sono 208 le specie finora censite, molte svernanti (fenicotteri, spatole, aironi bianchi maggiori, garzette, falchi di palude, limicoli e più di 5.000 anatidi) e altre nidificanti (avocette, cavalieri d’Italia, fraticelli, fratini, calandrella). Ricordiamo il Tarabuso, la Garzetta, l'Airone bianco maggiore, la Spatola, il Fenicottero, il Cavaliere d'Italia, l'Avocetta -presa a simbolo della Riserva-, il Gabbiano roseo, il Fraticello, il Martin pescatore. Tra i pesci è presente Aphanius fasciatus, L’entomofauna annovera numerose specie di insetti endemici e/o rari quali Cephalota circumdata imperialis, Cephalota litorea goudoti, Pterolepis elymica, Teia dubia arcerii. Infine, il piccolo crostaceo Artemia salina, unico in questo habitat mediterraneo, è stato ed è tuttora oggetto di grande interesse, sia in termini sistematici e di ricerca pura che di ricerca applicata.
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