San Francesco D'Assisi
La chiesa di San Francesco d'Assisi, situata nella piazza omonima, con l'ex convento, ha origini antichissime.
La chiesa di San Francesco d'Assisi, situata nella piazza omonima, con l'ex convento, ha origini antichissime fu, infatti, fondata nel 1272 dal frate francescano Angelo da Rieti su una delle isolette poste fuori dalla città denominata delle «Vergini», vicino il consolato degli Alessandrini. Il complesso fu riedificato nella seconda metà del XVI secolo e i lavori si protrassero fino al 1638 . L'architetto Giovanni Biagio Amico abbellì l'ingresso del convento con un portale in stile classico. L'impianto della chiesa è a croce latina con navata unica e custodisce una straordinaria Madonna di Loreto (1491), considerata una delle migliori opere dello scultore Domenico Gagini. L'ampia navata, intensamente candida, accoglie un vistoso apparato in stucco formato da elementi architettonici, festoni, puttini e figure. Vero capolavoro sono le tre figure intensamente espressive di Maria, Giovanni e Maria di Magdala, attribuite allo stuccatore Gabriele Messina, poste ai piedi di un Crocefisso ligneo cinquecentesco posto sull'altare maggiore. L'accesso è preceduto da un portico a due luci dotato di cancellate. La possente cupola ricoperta con tessere colorate s'innalza in mezzo ai due cupolini, uno destinato alle campane dell'orologio, l'altro alle campane della chiesa.Un ricco ciclo di statue in stucco adorna le pareti dell'aula e i lati del coro. Sono presenti undici statue opere dello scultore trapanese Cristoforo Milanti, allegorie delle «Virtù morali»: la Fortezza, lungo la parete sinistra lo Zelo, la Carità, la Sapienza, la Dottrina, Nel transetto la Mansuetudine e l'Umiltà, lungo la parete destra l'Elemosina, l'Eloquenza, la Costanza, la Prudenza.Ad ogni figura si accompagna un dipinto raffigurante un personaggio religioso corrispondente alla virtù francescana personificata dalla statua, associata alla Fortezza è la tela raffigurante San Giovanni da Capestrano in battaglia, alla Prudenza i quattro Dottori della Chiesa, alla Costanza i Protomartiri Francescani, all'Elemosina San Ludovico d'Angiò, allo Zelo San Bonaventura da Bagnoregio, alla Carità San Bernardino da Siena predicatore, alla Sapienza Duns Scoto che disputa con un altro francescano sull'Eucaristia, alla Dottrina San Luigi IX di Francia, nel transetto alla Mansuetudine l'Adorazione del Crocifisso e all'Umiltà la Vestizione di Santa Chiara. Al convento si accede tramite un bellissimo portale realizzato dall'architetto Giovanni Biagio Amico. Era una delle istituzioni più attive e funzionali della città, ospitava circa 36 frati.
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