Santa Maria dell'Itria
Edificata su una chiesa preesistente, è un esempio del barocco siciliano.
Fu edificata su una chiesa già esistente. E’ un notevole esempio di barocco siciliano. E' conosciuta comunemente Chiesa di S. Rita perché vi si venerano la Santa di Cascia oltre alle reliquie del venerabile Fra Santo di S. Domenico. Nel 1621, il padre agostiniano Francesco di Santo ricevette in cessione la chiesa con l'impegno di non cambiarne l'intitolazione e di costruire per essa un oratorio limitrofo. Nel XVII sec. l'interno, costituito da tre navate, venne ristrutturato; la facciata venne invece terminata nel 1745 da Pietro Castro. Il prospetto è diviso in due ordini: il primo ospita tra le sue colonne corinzie due nicchie, oggi prive di statue; una grande finestra si apre invece nel secondo ordine, in corrispondenza della porta d'ingresso. Nel coronamento a timpano si può vedere lo stemma degli Eremiti di Sant'Agostino. Nel convento a fianco alla chiesa trova oggi sede il Liceo Scientifico. All'interno della chiesa sono presenti opere di A. Carreca, P. Novelli, G. De Felice e A. Tipa, che ha realizzato il gruppo scultoreo della Sacra Famiglia in legno, tela e colla, situato sull'altare maggiore.
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